Cos’è un BOT
La parola“BOT” è in realtà l’abbreviazione della parola “robot”. Il termine BOT è inglese e si usa soprattutto in informatica per indicare un processo automatizzato, una macchina, che replica le azioni di un umano. Quando senti parlare di sistemi artificiali molto probabilmente si fa riferimento proprio a queste macchine, che vengono spesso utilizzate per l’accesso alla rete attraverso canali come per esempio i motori di ricerca (Es. Google).
A che cosa serve un BOT?
I BOT possono essere utilizzati per svolgere operazioni che svolgono anche gli umani ma ovviamente in maniera automatizzata, con quindi tutti i benefici che se ne possono trarre.
Per esempio un BOT può essere in grado di scansionare il contenuto di una pagina per stabilire se i contenuti sono o meno adatti ai bambini, o ancora potrebbe analizzare un video di YouTube per stabilire se è adatto a pubblicare annunci di tutti gli inserzionisti oppure no.
Se fino a qualche tempo fa i BOT si comportavano come delle macchine, commettendo quindi moltissimi eclatanti errori e imprecisioni, grazie anche all’evoluzione dell’IA (Intelligenza Artificiale) nel 2021 i BOT stanno diventando sempre più difficilmente distinguibili dall’essere umano.
Perchè i BOT sono pericolosi per Adsense?
Una macchina non distingue tra BENE e MALE, infatti, per quanto un BOT possa essere avanzato, dobbiamo ricordare sempre che si basa sempre su un sistema chiuso, incapace di provare emozioni e quindi di ragionare se non sulle conoscenze che gli sono state conferite e su un numero di aree che per quanto possa essere vasto è sempre limitato e soggetto a delle informazioni di codice.
Le macchine sono quindi utilizzate anche per scopi negativi, come per esempio falsificare dei dati statistici. Nel mondo Online puoi usare un BOT per esempio per aumentare le visualizzazioni di un video su YouTube, oppure per aumentare le visite sul sito web generando delle connessioni di “falsi utenti”.
Altri tipi di BOT particolarmente dannosi possono attaccare siti web con attacchi DDoS o spam. Attacchi di questo genere possono mandare in crash il sito o l’host a causa della grande quantità di richieste effettuate.
Qual è il problema dei BOT per AdSense?
Un esempio di utilizzo fraudolento dei BOT è per esempio il classico esempio di auto-click, quando un utente fa BOTTARE click sui suoi banner pubblicitari, per esempio di un sito web, al fine di guadagnare soldi provenienti dagli stessi click.
Le piattaforme di partnership pubblicitario sono in grado di rilevare questi click fasulli e perciò non pagano e altresì bannano gli inserzionisti responsabili della fonte di TRAFFICO NON VALIDO, ragion per cui i BOT possono essere usati anche per danneggiare altri utenti. Basta dire al BOT dove colpire, quanti click fare ed il gioco è fatto.
Altro esempio sono gli attacchi DDoS, che consistono nell’aprire sessioni di visita nei siti web al fine di ingenerare moltissimo traffico sullo stesso sito e fare letteralmente “crashare” l’intero sito o server a causa delle eccessive connessioni simultanee.
…Ma esiste un modo per proteggersi da questi attacchi?
Come faccio ad impedire l’accesso al mio sito di un BOT?
Per fortuna esistono anche dei metodi per proteggersi da questi attacchi, come per esempio inserire delle regole (codici) nel file .HTACCESS della directory pubblica del sito web che si vuole proteggere in modo da impedire ai BOT l’accesso al proprio sito web.
Altro metodo consiste nel bloccare gli IP che generano traffico non valido o visitano un po’ troppo spesso il sito. Con questa guida potete capire come fare per rintracciare gli IP sospetti e scoprire la loro identità. Ovviamente questo si applica se a danneggiare il vostro sito è un utente che non sta usando una VPN e non un bot.
Come identificare gli IP di un BOT
Come prima cosa dovremo recarci su un sito come per esempio Google Analytics o http://www.statcounter.com/ al quale dobbiamo associare il nostro sito web.
Poi verifichiamo tramite la specifica funzione dei LOG di tracciamento quali IP hanno comportamenti sospetti. Dobbiamo fare caso a qualsiasi anomalia, come per esempio un’eccessiva quantità di traffico proveniente da un’unica zona del pianeta.
Come usare il file ROBOTS.TXT
Aggiungere un file chiamato “robots.txt” alla nostra directory pubblica è un altro modo per proteggerci dai BOT malevoli. Questo file chiederà ai BOT che girano su Internet di evitare di navigare sul sito.
SCARICA PRESET DI ROBOTS.TXT
Cos’è un file robot conforme al RES (Robots exclusion standard)?
Un file robots.txt è formato da una o più regole. Ogni regola blocca (o consente) l’accesso di un determinato crawler a un percorso di file specificato nel sito web in questione.
Come inserire un file robot.txt?
Inserire un file robot.txt è davvero facile, se non esiste già basta crearlo utilizzando in Windows 10 il BLOCCO NOTE e salvando il file in .txt (file di testo semplice). Se invece il file è già presente nella vostra directory sarà sufficiente aggiornarlo aggiungendo le nuove regole antibot alla fine, separando con un a capo (<br>)
Fai attenzione, se hai creato un file con il blocco note e lo hai salvato sul desktop come .txt non è necessario riscrivere “.txt” potresti avere il problema della doppia estensione.
Quale file robots.txt inserire?
Ecco delle regole ANTI-BOT, puoi scaricarle tutte e poi caricarle nella main directory pubblica del tuo sito tramite il tuo file manager, se non sai far
Purtroppo i file robots.txt non sono sempre efficaci dato che banalmente basta che il BOT stesso ignori le direttive. Invece le regole nel file HTACCESS non possono essere bypassate, dato che produrranno al BOT l’errore 403: Access denied (accesso negato).
Come inserire un file robot.txt?
A differenza del file robots.txt il file HTACCESS è sempre presente, motivo per cui va aggiornato con delle regole antibot se si vuole usarle.
Non preoccuparti, se hai bisogno di aiuto per inserire le regole nel file contattaci al centro assistenza e ti aiuteremo.
Quali regole inserire?
Il codice che abbiamo studiato è il seguente: